Mente e corpo sono strettamente collegati tra loro. Questa forte connessione è diventata presente a tutti ma consapevolizzata da pochi.

Partiamo da come siamo fatti e da cos’è per il nostro mondo occidentale l’ansia e lo stress.
Il nostro corpo è una macchina perfetta che tenta in ogni momento di auto-ripararsi e auto-guarirsi ma molto spesso non viene ascoltata finché non arriva il sintomo o la malattia vera e propria.
“L'ansia è uno stato psichico di un individuo, prevalentemente cosciente, caratterizzato da una sensazione d'intensa preoccupazione o paura, relativa a uno stimolo ambientale specifico, associato a una mancata risposta di adattamento da parte dell'organismo in una determinata situazione che si esprime sotto forma di stress per l'individuo stesso.”

Quindi va da sé che ad ogni stimolo che ci perviene dall’esterno viene percepito ed associato a qualcosa che abbiamo già immagazzinato e va ad attivare specifici circuiti cerebrali che fanno partire tutta una serie di risposte nel nostro corpo.
L’ansia può essere controllata attraverso un mezzo potentissimo, un dono prezioso che abbiamo tutti noi: la respirazione.

Attraverso la respirazione e il lavoro attivo costante su noi stessi durante le asana, lavoriamo parallelamente corpo e mente.
Quando siamo in preda all’ansia il nostro respiro cambia, diventa più rapido e agitato. Quando siamo tranquilli il nostro respiro è lento, pacato e regolare.
Respiro ed emozioni sono strettamente correlati e si influenzano a vicenda: agendo sul nostro respiro possiamo quindi controllare anche il modo in cui ci sentiamo, producendo un senso di calma e rilassamento profondo.
Il controllo ritmico del respiro, conosciuto come pranayama, è uno degli aspetti centrali dello yoga. Noi potremmo lavorare direttamente sulla mente, ma questo è molto complesso per l’essere umano (ma non impossibile!).
Con le asana costringiamo il corpo fisico ad un determinato sforzo attraverso la volontà. In questo modo, il corpo, costretto allo sforzo inizia a rilasciare da prima le sue tensioni fisiche, poi inizia a lavorare sul corpo pranico (energetico, prana= energia) attraverso la respirazione che lavora attivamente su quello fisico.
In questo modo, e proseguendo con altri aspetti della pratica, riusciamo a modificare combinazioni e schemi emotivi pre-esistenti, migliorando la qualità della nostra vita.